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| | PASTA ALLA CAPRICCIOSELLA DI ALDO FABRIZI
Ricetta presa dal sito di Aldo Fabrizi
Provate a fà 'sto sugo ch'è un poema: piselli freschi, oppure surgelati, calamaretti, funghi «cortivati», così magnate senz'avè patema.
Pe fà li calamari c'è un sistema: se mettono a pezzetti martajati nell' ajo e l'ojo e bene rosolati, so' teneri che pareno 'na crema
Appresso svaporate un po' de vino: poi pommidoro, funghi e pisellini insaporiti cor peperoncino.
Formaggio gniente, a la maniera antica, fatece bavettine o spaghettini... Bon appetito e Dio ve benedica!
La ricetta la traduco, comunque mi sembra di facile lettura
Traduzione Prova a fare questo sugo che è una poesia piselli freschi o surgelati, calamaretti, funghi coltivati così si può mangiare senza paura.
Per fare i calamari c’è un sistema: si mettono a pezzi tagliati male soffriggerli nell’aglio e olio bene rosolati, sono così teneri che sembrano una crema.
Dopo aggiungere il vino e farlo evaporare: poi aggiungerci il pomodoro, i funghi e i piselli insaporiti con il peperoncino.
Nel periodo antico, il parmigiano non ci voleva e non cera, vanno bene qualunque tipo di pasta. Buon appetito e Dio ve benedica!
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- Tradizioni Del Lazio
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